La fontana del mascherone

L’antica fonte Lelia, fuori dalla porta di Santa Caterina,  fu costruita nel maggio del 1286 e recava un’iscrizione sui robusti muri, una croce scolpita aquilatera ed un leone gradiente con sotto una piccola testa umana, tutti bassorilievi coevi, oggi scomparsi.

L’attuale fontana, detta del mascherone, è frutto di un intervento del XIX che vide la realizzazione in città di diversi manufatti adibiti ad “abbeveratoi”, in occasione dell’inaugurazione del nuovo acquedotto.

Il mascherone in bronzo che oggi da nome al monumento è una delle ultime opere storiche delle Storiche Officine dell’I.T.I. Montani di fermo e riproduce un ornamento, elemento centrale dello stemma di contrada Pila, che ricorda proprio le figure presenti sull’antica fonte Lelia.

 

Esso fu posto in opera in occasione del restauro della fontana nell’agosto del 1986, fortemente voluto ed inaugurato dal priore della contrada Pila Pietro Casturà, quando fu riattivata anche l’erogazione dell’acqua potabile e realizzato l’impianto di illuminazione.

Dopo parziali e limitati lavori di manutenzione susseguitisi negli assi, nel giugno 2016 la fontana è stata oggetto di un intervento di restauro conservativo che ne ha consentito il completo ripristino della funzionalità e il recupero delle superfici lapidee e in laterizio che la ornano.

“Il restauro – riferisce Nicola Lucci, ex priore della Contrada Pila – è stato possibile grazie al fondamentale aiuto del Comune di Fermo, sollecitato dall’interesse del direttivo di Contrada e dal Collegio degli ex priori. 

Ora sarà nuovamente possibile abbeverarsi alla fontana che, grazie al restauro effettuato, sarà in grado di ridare luce ed abbellire ulteriormente l’ingresso al centro storico dalla porta Santa Caterina.  Il Mascherone è il simbolo principale della contrada: sono molto lieto di questa riapertura – prosegue Lucci – un’operazione importante con cui abbiamo voluto ridare acqua, e quindi nuova vita, a ciò che ci rappresenta maggiormente. Inoltre, il restauro permetterà alle generazioni future di fruire a pieno del simbolo della loro contrada, che siamo certi farà generare in loro la consapevolezza di avere in mano e poter vivere una bellissima tradizione cittadina quale quella della Cavalcata dell’Assunta”.