La pagina miniata

Quando nel 1436 Giovanni di maestro Ugolino da Milano, abitante a Fermo in contrada San Bartolomeo, verga di sua mano la pagina miniata del Messale de Firmonibus con la rappresentazione della Cavalcata in onore dell’Assunta, mette inequivocabilmente in risalto la patrona fermana nel giorno della sua festa. Vivendo quel momento fatidico di un’estate del tardo Medioevo egli fissa con i suoi occhi la gioia del popolo, ode con le sue orecchie le nenie delle ciaramelle e il ciondolante ritmo dei tamburi, l’incalzante risuonare delle campane di Santa Maria in Castello: l’irrefrenabile tumulto di folla spinge in alto verso il Girfalco la gloria e la fede, l’orgoglio e l’umiltà della città unita nell’abbraccio materno e protettivo della Vergine. Quando poi al ricordo epico o religioso si aggiunge anche la memoria visiva di quei lontani eventi attraverso una vera e propria istantanea, benchè fissata su supporti di allora, ovvero sulla pergamena, ebbene lo sforzo di coloro che si calano nei panni antichi ha un significato ancora più denso.

Rievocare assume allora la valenza piena del rivivere, del folgorante riapparire. La sottile venatura di rimpianto del rimembrare deve allora assumere una sfumatura più gaiamente medioevale. Quell’agrodolce miscela di sacro e profano che suggella la pagina miniata del “Messale de Firmonibus” ci lascia esterrefatti, ma avvinti da un’indubbia verità. La forza di quei tratti miniati ci riporta a istintivi comportamenti, a fragorosi schiamazzi, a felicità incontenibile di folla sia povera che notabile. Questo e altro ancora il nostro provvido maestro Vannici ha immortalato affinchè la memoria non muoia, ma si rinnovi di anno in anno attraverso il laborioso lavoro del Consiglio di Cernita e delle contrade cittadine, impegnate a mantenere sempre vivo lo spirito della Cavalcata. E’ impossibile non rimanere coinvolti da quegli echi quattrocenteschi, benchè essi siano stati riverberati attraverso secoli successivi che hanno sviluppato differenti sonorità teatrali. Rievocare ogni anno la manifestazione vuol dire attestare la continuità storica della Cavalcata dell’Assunta, ma soprattutto la volontà di rinnovare la fede e la speranza ri-invocando l’intercessione della Santa Vergine protettrice del popolo fermano.