Tiro all'astore

L’arco e la freccia sono raffigurati in un grafico rinvenuto in una grotta in Valtorta, in Spagna, risalente alla preistoria. L’arco fu un’arma determinante pe la sopravvivenza dell’uomo, perchè permetteva di cacciare senza avvicinarsi troppo, riducendo notevolmente i rischi correlati alla cattura di una preda.

Nella storia gli imperi sono sorti e caduti utilizzando l’arco come arma. Nel Medioevo, oltrechè in guerra, l’arco veniva largamente utilizzato per la caccia e per i tornei indetti per provare l’abilità degli arcieri. L’uso dell’arco in guerra venne abbandonato con l’avvento delle armi da fuoco, però il suo impiego venne ancora garantito dallo svolgimento di tornei.

Oggi in molte città, grazie all’impegno di alcuni appassionati, vengono indetti tornei di tiro con l’arco in costume medioevale, durante suggestive rievocazioni storiche.

Nella città di Fermo si svolge ogni anno, in occasione della “Cavalcata dell’Assunta”, il torneo del “tiro all’astore”, dove le dieci contrade e i loro arcieri danno vita ad una appassionante disfida nella stupenda cornice di Piazza del Popolo.

La società “Arcieri Firmum”, impegnata da anni nella promozione di questa emozionante disciplina, organnizza il torneo annuale di tiro con l’arco storico per società e promuove il “Il Palio degli Arcieri della Marca”, dove alcune città delle Marche, animate da una cavalleresca rivalità, si sfidano con i loro migliori arcieri.

Questo sport sta coinvolgendo molti giovani del fermano che, insieme ai saggi maestri, promuovono lo spirito del tiro con l’arco in tutte le sue forme (anche moderne) per ridare a questa disciplina il valore che merita.

L’unica vittoria del tiro all’astore della contrada Pila è quella dell’edizione 2012 con la vittoria di Elena Ioan.