La chiesa di Sant'Angelo in Pila

Se chiedessimo alla maggior parte della popolazione fermana quale sia la chiesa più importante della Contrada Pila, un’ alta percentuale risponderebbe sicuramente Santa Caterina. Ma in realtà, quest’ultima chiesa che adesso è il punto centrale della vita della contrada è seconda per importanza storica proprio a San Michele Arcangelo. La chiesa si trova in Largo Vinci, incastonata tra gli affascinanti vicoli del centro.

Costruita sin dal 1251, col nome di Sant’Angelo in Pila, dal 1631 eretta a collegiata, è la chiesa più importante dell’Archidiocesi, dopo la Metropolitana, cioè il Duomo.

Ampliata nel 1591, venne decorata all’interno e dotata di un soffitto a cassettoni nel 1608. Sistemata nel 1820 nelle forme attuali, sul disegno dell’arch. Paglialunga; nel 1942 venne decorata della splendida scalinata in travertino.

Nella cuspide del portale romanico-gotico originario, è incastonata una piccola statua di San Michele. Nella torre del 1851, fra altre tre, una campana tubolare risalente al 1368. 

L’interno è decorato da Don Giuseppe Toscani e Riccardo Maranesi, fermani. La tela di San Michele, sull’altare maggiore è di Giacinto Brandi (1623-1691), l’Arcangelo è raffigurato su fondo nuvoloso rossastro, in atto di lanciar la spada contro i due demoni sotto i suoi piedi.

Notevole è anche la Crocifissione, tempera su tavola del sec. XV, attribuita a Giacomo di Nicola da Recanati (cm.267 x 239): Cristo, curato nelle parti anatomiche, è a corpo chino; in basso la Maddalena in ginocchio; a sinistra nella formella la Madonna; a destra San Giovanni.

E’ presente anche un organo del 1858 costruito da Vincenzo Paci di Ascoli Piceno.

Nel primo altare a destra: Morte di San Gaetano del fermano Alessandro Ricci; nel secondo a sinistra Annunciazione e vicinissimo a quest’ultima il Battistero in stile barocco.

All’ interno della canonica possiamo osservare la  Croce Stazionale, sbalzata in argento dorato, su armatura lignea ad estremità lobate. Nel recto: un Crocifisso su lamina a fiorami.Nelle formelle laterali sbalzati, a mezze figure, San Michele, San Leonardo, la Madonna e San Giovanni.

Si segnala inoltre, l’importante Reliquiario della Sacra Spina, gotico, sbalzato in argento dorato, costituito da un tempietto cilindrico a pilastrini intercalanti bifore, con coperchio cupoliforme, sormontato da piccolo Crocifisso; il tutto su piedistallo raggiato, mistilineo, con decorazioni di tralci e nodo a sei lobi.